Sedere a tavola tra commensali italiani e francesi credeteci, è un vero spasso … il tema è il cibo o il vino dall’inizio alla fine, in realtà, ancora prima ancora di appoggiare il tovagliolo sopra le ginocchia. Eh sì, perché anche l’apéro fa parte del pasto e i francesi al loro Pernod non rinunciano facilmente.
Insomma la discussione è spesso animata e mentre si mangia e beve gli argomenti ruotano attorno alle prelibatezze culinarie dei due paesi, alle modalità di cottura e ai prodotti tipici …
Noi abbiamo il parmigiano, la pasta, il prosecco, il ragù, il brodetto di pesce e chi, più ne ha più ne metta, loro le quiche, la tartare, le foie gras, lo champagne, la bouillabaisse e le huitres. Gourmandes, buonissime !!!
Le ostriche: guai a toccargliele. I francesi le mangiano rigorosamente crude e le prediligono fresche (accompagnate con pepe e limone o scalogno marinato) ma possono essere anche mantenute in frigorifero per non più di una settimana o nel congelatore per non più di 3 mesi.
Si possono però anche degustare cotte, per i cugini di Oltralpe e per i palati fini ovviamente un’eresia. Vi sono diversi modi per cuocere le ostriche, ma uno dei piú semplici è alla griglia ponendo prima il guscio su della carta alluminio.
Qualora si decida per questa ultima ipotesi, non invitate amici francesi alla vostra tavola s’ils vous plaî!