L’evoluzione del gelato… e degli chef

L’evoluzione del gelato… e degli chef

Il gelato, all’origine, non era certamente uguale a quello che oggi conosciamo. Anticamente la frutta, il latte e il miele venivano refrigerati per farne un cibo nutriente che doveva durare a lungo, e questa tecnica dei cibi conservati fra i ghiacci risale addirittura alle popolazioni del Neanderthal.

La riscoperta moderna del gelato è tutta italiana, e grazie all’introduzione del cono divenne un prodotto popolare.

Ma oggi il gelato, molto usato in cucina, ha subìto una vera e proprie evoluzione, caratterizzandosi per i suoi gusti legati ai sapori della gastronomia, verdura, formaggi, salumi, e diverse tecniche di preparazione grazie all’utilizzo di macchinari particolari per la refrigerazione che lo portano dallo stato liquido allo stato solido.

Quello che non cambia rispetto al gelato classico, è che anche in quello gastronomico viene utilizzata la materia prima naturale. Se il gelato è al tè verde, nella preparazione servirà il tè verde.

“Anche Moca ha conosciuto un’evoluzione rispetto al gelato tradizionale.” – Ci ha detto Paolo Vescini, Responsabile del settore Gelateria di Moca, azienda che produce semilavorati per l’arte dolciaria. – “È nato così il gelato alla mozzarella di bufala condito con olio pepe e sale, pomodorini caramellati e basilico, il gelato ricotta e olive in salamoia dolce e lo scquacquerone in salsa di fragole e rosmarino. Si tratta di vere e proprie provocazioni per il nostro settore, di gelati gourmet che sono rivolti più alla ristorazione e agli hotel. Ma sono destinati ad essere i nuovi protagonisti nell’arte pasticcera del futuro.”

2017-09-06T11:38:01+02:008 Giugno 2016|

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