La passione per la pizza è tutta italiana, dal Trentino alla Sicilia non esiste regione che non abbia a cuore questo piatto. Questo il motivo per cui il Gastronauta , all’arrivo dell’autunno, riaccende i forni sulla piazza e premia con un contest quella che per il pubblico è la migliore pizzeria d’Italia.
Dopo aver superato le 4 fasi previste, la pizzeria SP.accio di San Patrignano, nel cuore della Romagna, si è aggiudicata il Premio, uno speciale riconoscimento ad opera di Davide Paolini.
Ma quali sono i segreti di una pizza perfetta? Lo abbiamo chiesto ad Giuseppe Morgese, responsabile del locale.
“La pizza per noi è un’opera d’arte, un inedito che viene sfornato ogni giorno e portato sulla tavola dei nostri clienti. Ma quello è solo l’atto finale di un processo ben più lungo e complesso. Partiamo dal lievito madre, e dalla cura con cui questo lievito – nato e cresciuto a San Patrignano – viene lavorato ogni giorno. È una cosa viva, tanto è vero che gli abbiamo dato un nome (si chiama Tony n.d.r.) ed ha 5 anni. Ma non è solo quello. Potrei parlare delle farine, e soprattutto degli ingredienti della filiera corta di San Patrignano che vengono messi sulla pizza, anche questi a chilometro zero, o meglio, a chilometro buono. E poi c’è la cottura, la parte finale e quella più delicata. Il forno della cucina deve rispettare precisi parametri di temperatura, soprattutto per quanto riguarda la pizza che richiede tanti accorgimenti e attenzioni.”
Ma è inutile parlarne ancora. Bisognerebbe provarla.