Riviera Romagnola: ritorno all’autunno con un inno alla piadina romagnola e un occhio strizzato alla piadizza

Riviera Romagnola: ritorno all’autunno con un inno alla piadina romagnola e un occhio strizzato alla piadizza

Ci lasciamo alle spalle la calda estate che ci ha regalato quest’anno giornate davvero splendide e ci accingiamo ad adattarci al mood autunnale, talvolta anche di malavoglia.

Che fare… questo è, e ne prendiamo atto!

Con l’arrivo dell’autunno per noi che viviamo in Riviera le cose cambiano eccome, tanti ma veramente tanti, dai giovani agli adulti, riprendono stili di vita “normali”, tempi scanditi, ritmi dettati dalle necessità quotidiane, vecchie abitudini abbandonate nei mesi estivi.

Dall’estate all’autunno, un po’ come cambiare pelle!

Un cambiamento che comprende anche un ritorno alla cucina, ai fornelli, ai ristoranti dell’entroterra e alle cantinette del centro e che coinvolge anche le abitudini alimentari!

E allora via con le castagne, vino novello, carni alla griglia, pasta al forno e tante altre ricette tipiche del territorio che scaldano l’autunno… e la nostra amata e cara piadina romagnola, cibo della tradizione che tutti incanta?

Ogni casa la sua ricetta, strutto, olio… bicarbonato? E ancora la forlivese piccola e grossa, riminese grande e sottile?

Al proposito, per mantenere un profilo alto vi regaliamo la ricetta di Casa Artusi di Forlimpopoli.

· 500 grammi di farina tipo 1

· 70 grammi di strutto di Mora di Romagna

· 2 pizzichi (3 grammi circa) di bicarbonato di sodio oppure 10 grammi di lievito in polvere per torte salate

· 8 grammi di sale dolce di Cervia a grani medi

Con la farina si crea un piccolo cratere al cui interno si mette lo strutto e gli altri ingredienti aiutandosi con un po’ di acqua tiepida.

Le Mariette di Casa Artusi consigliano di impastare ovviamente con le mani per circa 10 minuti, con un movimento viene dalle spalle mantenendo le gambe leggermente flesse.

L’impasto si divide per il numero di piade da fare. Ognuna si tira con il matterello fino a ottenere un disco di diametro fra 15 e 30 centimetri. Per cuocerla si appoggia sulla piastra dall’alto verso il basso, si fora con le punte della forchetta, si gira e si fora di nuovo per un massimo di tre volte. Il tutto entro 5 minuti.

Piadina a parte, cibo storico e “pane di Enea” come la definì Giovanni Pascoli, la nuova tendenza in Romagna è la Piadizza, un modo alternativo di proporre la piadina, si condisce come una pizza, si cuoce al forno e non contiene lievito!

2017-11-07T09:54:11+01:0025 Ottobre 2017|

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